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Maxi sequestro al genero del boss, sotto chiave società della braceria dei vip | VIDEO

Sequestrati due immobili, auto, barca e aziende di Maravita e dei suoi familiari

Un tesoretto da 1,5 milioni di euro. Sotto chiave due immobili, conti bancari, auto, una barca e quattro società, tra cui quella che gestisce la braceria "La Baita" di Valle di Maddaloni, nota per essere frequentata da vip e calciatori. 

E' quanto sequestrato nel corso di una operazione della divisione anticrimine della polizia di Caserta e del Servizio Centrale Anticrimine. Gli agenti hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (presidente Casella, Balato a latere) su proposta del questore Andrea Grassi, nei confronti di Michele Maravita, genero del boss Antonio Della Ventura, detto 'o cuniglio, ritenuto il referente del clan Belforte nel comprensorio del Capoluogo. 

Per i giudici, Maravita - già condannato per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per la vicenda dei brasiliani a Maddaloni - vivrebbe grazie ai "proventi di attività delittuose". L'indagine ha svelato l'asset patrimoniale e finanziario nella disponibilità di Maravita e dei suoi familiari. Per gli investigatori, gran parte delle attività e dei beni di Maravita e dei propri stretti congiunti sarebbero stati acquisiti con proventi ottenuti grazie alla stretta contiguità con il clan Belforte. 


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