Cronaca

Minacce all’agente penitenziario in carcere: il giudice lo assolve

Ritenuto non colpevole "perché il fatto non sussiste"

E’ stato processato per minacce a un agente penitenziario mentre si trovava nel carcere di Arienzo. Al termine del processo, però, il giudice lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”. Carmine O., assistito dagli avvocati Giuseppe Alesci e Antonio Martone, è riuscito a dimostrare la propria innocenza nonostante il quadro accusatorio descritto dalla Procura della Repubblica. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe rivolto, nel maggio del 2022, nei confronti di un agente di polizia penitenziaria vere e proprie minacce: “Io fuori faccio i reati, io fuori song guappo. Questo è un consiglio non una minaccia, vi faccio vedere io la prossima volta cosa combino se vi permettete a non fare come dico io, ripeto è un consiglio non una minaccia”.

Dall’esame del test in aula nella giornata di ieri (13 febbraio), non sono emersi profili di responsabilità in merito alla condotta tenuta dall’imputato per quel che riguarda violenza o minaccia alla polizia penitenziaria, così come evidenziato dagli avvocati Alesci e Martone. Una ricostruzione, quella del difensore, che ha trovato pieno riscontro anche da parte del giudice monocratico che ha emesso una sentenza di piena assoluzione nei confronti dell’imputato, scagionandolo così da ogni accusa.


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