Cronaca

Il furto da 20mila euro al Velodromo scoperto da un annuncio sul web

Uno dei ladri di biciclette è stato contattato per fissare un appuntamento per la vendita ma anziché incontrare un appassionato acquirente ha trovato i carabinieri

Le biciclette rubate al Velodromo sequestrate dai carabinieri

Avevano cercato di rivendere sul mercato dopo solo 24 ore dal furto avvenuto nella notte di lunedì le 8 biciclette da pista del valore di 20.000 euro sottratte al Velodromo di Marcianise. Ma sono stati scoperti grazie alla sagacia del denunciante e la solerzia dei carabinieri della compagnia di Marcianise. A. B. di 35 anni italiano insieme a H. D. tedesco 25enne e N. H. 21enne bosniaco (quest'ultimi 'domiciliati' presso il campo nomadi di Giugliano in Campania) avevano cercato di rivendere, presso il punto vendita di articoli sportivi ed elettrodomestici dove lavora il 35enne italiano proprio a Giugliano in Campania, le 8 bici donate dalla Federazione Ciclistica Italiana al Comitato Campano di Ciclismo trafugate al Velodromo marcianisano.

La scoperta è avvenuta ad opera di uno dei membri del Comitato Campano di Ciclismo che navigando sul web alla ricerca di attrezzature sportive si è imbattuto in un annuncio che lo ha lasciato di stucco: la vendita ad un prezzo irrisorio di 8 bici da pista troppo simili a quelle donate e custodite presso il Velodromo. Il dubbio che si trattasse delle 8 bici donate e l'amara scoperta al mattino che il luogo presso il quale le bici erano riposte era stato forzato e le biciclette scomparse ma 'riapparse' in breve tempo sul web.

Allertata la stazione dei carabinieri di Marcianise sono partite le attività investigative. Il negoziante 35enne è stato contattato per fissare un appuntamento per la vendita ma anziché trovare un appassionato acquirente ha incontrato i militari del nucleo operativo e radiomobile di Marcianise che hanno sequestrato le bici restituendole di nuovo al Comitato Campano di Ciclismo. Ricostruiti i collegamenti del commerciante italiano con i due 'nomadi' è scattato il deferimento per i tre per ricettazione presso la Procura di Santa Maria Capua Vetere.


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