Cronaca

Estorsioni dei Ligato, due condanne e tre assoluzioni

Pietro Ligato e Fabio Papa condannati per il pestaggio dell'operaio. Assolti Felicia, Antonio Raffaele e la mamma Maria Giuseppa Lubrano

Pietro Ligato

Due condanne e tre assoluzioni. E’ stata questa la pronuncia gup Antonio Baldassarre del tribunale di Napoli per i fratelli Raffaele Antonio, Felicia, Pietro Ligato, la madre Maria Lubrano e Fabio Papa, accusati di estorsione, tentata estorsione e di lesioni personali, aggravati dalla finalità di agevolare il clan camorristico Lubrano-Ligato, egemone nel comune di Pignataro Maggiore.

Il giudice partenopeo ha assolto tutti gli imputati dalla contestata estorsione aggravata dalla metodologia mafiosa ai danni di due imprenditori nel settore delle onoranze funebri per non aver commesso il fatto. Pietro Ligato è stato condannato a 3 anni di reclusione per una tentata estorsione relativa a un lotto del cimitero di Pignataro Maggiore ai danni di un imprenditore di Pastorano e in concorso con Fabio Papa per lesioni personali aggravate. Fabio Papa è stato condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione per lesioni personali aggravate in concorso con Pietro Ligato ai danni di un operaio.

Il sostituto procuratore Simona Belluccio della Dda di Napoli chiese per gli imputati 46 anni di carcere. Le condanne richieste dal magistrato antimafia sono state: 15 anni di reclusione per Pietro Ligato; 10 anni e 10 mesi per Raffaele Antonio; 9 anni e 4 mesi per Felicia Ligato; 7 anni per Maria Giuseppa Lubrano madre dei Ligato a cui è contestato un episodio di estorsione in concorso con i figli maschi; 4 anni per Fabio Papa. Gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Carlo De Stavola, Emilio Martino, Marco Argirò.


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