Cronaca

Autistico e con genitori anziani, battaglia legale contro l'Asl

Il Tribunale ha disposto la sola presa in carico del paziente, rinviando però al Tar ogni valutazione sul riconoscimento al diritto ad un tutor h24

Con ordinanza resa al termine di un procedimento d'urgenza ex articolo 700 del codice penale, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione lavoro, nella persona del giudice Barbara Lombardi, ha disposto la presa in carico da parte dell'Asl Caserta di una persona autistica, in precedenza ricoverato in una residenza sanitaria per anziani.

G., un ragazzo autistico di 32 anni di una cittadina in provincia di Caserta, era ricoverato dal 2019 presso una Rsa del napoletano, specializzata nel trattamento di pazienti autistici. Poiché G. aveva manifestato problemi comportamentali, era stato richiesto all'Asl dalla struttura l'affiancamento di un tutor h24, almeno sino alla stabilizzazione del paziente. L'Asl di Caserta era rimasta sorda agli appelli della struttura e della famiglia di G., tanto che la Rsa era stata costretta a disporre l'allontanamento del paziente sino a che non fossero state adottate adeguate misure per i suoi disturbi comportamentali. Iniziava così il calvario dei genitori ultrasettantenni di G., invalidi e costretti ad occuparsi di un figlio disabile con gravi disturbi. 

L'amministratore di sostegno di G. e fratello del ragazzo, si rivolgeva all'avvocato Vincenzo Senna del foro di Torre Annunziata, poi affiancato dall'avvocato Vincenzo Grimaldi, per sentir dichiarare dal Tribunale l'obbligo dell'Asl di prendere in carico in Rsa il proprio congiunto, nonché per affiancare a questi un tutor h 24. Il Tribunale, tuttavia, disponeva la sola presa in carico del paziente, rinviando però al Tar ogni valutazione sul riconoscimento al diritto ad un tutor h24.

"Siamo soddisfatti del risultato ", hanno dichiarato i legali della famiglia. "Il Tribunale ha riconosciuto il sacrosanto diritto del paziente alla presa in carico da parte dell'Azienda. In corso di causa si è cercata, anche con la collaborazione dell'Asl, una soluzione alle problematiche di G. e della sua famiglia. Tuttavia appare imprescindibile la necessità di un tutor che affianchi il ragazzo in un rapporto 1:1: confidiamo che l'Asl Caserta voglia prendere atto di ciò, senza costringere la famiglia a dar seguito alla lite presso il Tar. Tuttavia siamo pronti a tutto per tutelare G. e la sua famiglia, intraprendendo ogni azione che si dovesse rendere necessaria. Le persone autistiche purtroppo, compiuti i 18 anni, spesso scompaiono dai radar del Servizio sanitario nazionale, restando in carico a caregiver familiari. Una situazione improponibile in generale, ancor meno per i casi gravi come G., peraltro con genitori anziani ed invalidi. Ora tocca all'Azienda farsi carico delle esigenze di G., in ogni opportuna forma". Così i legali della famiglia. 

Una nuova ed importante pronuncia a tutela delle persone autistiche e della disabilità,  che giunge a pochi giorni dal 2 aprile, giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, troppo spesso occasione di manifestazioni istituzionali di facciata, non seguite da atti concreti.


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