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Emergenza carceri: celle con bagno a vista, pochi agenti e detenuti sempre più giovani

La fotografia degli attivisti dell'associazione Antigone sullo stato del penitenziario di Carinola

Il carcere di Carinola

Celle con bagni a vista, agenti sotto organico e detenuti sempre più giovani, con l'età media che si aggira intorno ai 25 anni. Sono alcune delle criticità emerse al carcere di Carinola durante una visita ispettiva degli attivisti dell'associazione "Antigone".

Al momento, riferiscono dall'associazione, il penitenziario ospita 481 detenuti su 560 posti, ridotti, però, per la chiusura del IV reparto per ristrutturazione. "La struttura è difficilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, questo rende difficile i colloqui da parte dei familiari che provengono da altre regioni ma anche dalle città della Campania", evidenziano in una nota.

"Si evidenziano ancora deficit strutturali nel 1^ reparto (celle con il bagno a vista) che ospita sex offender/protetti, art 32 e varie “forme” di isolamento o di esclusione dalla attività in comune. In particolare, all’interno delle due celle dedicate esclusivamente all’isolamento disciplinare, soltanto un soggetto scontava tecnicamente un isolamento disciplinare in fase cautelare", proseguono da Antigone.

"L’area sanitaria ci ha confermato l’uso diffuso di benzodiazepine e ansiolitici per circa il 60% della popolazione detenuta. Il personale di polizia è in sotto organico di circa 50 unità e denuncia un problematico abbassamento dell’età dei reclusi (in media 25 anni) con fine pena molto lunghi. A breve si implementerà anche il numero dei detenuti lavoranti esterni con il ripristino delle lavorazioni della tenuta agricola", conclude la nota.   


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